Verifica elementi in acciaio
Verifiche acciaio
Questo modulo esegue la verifica delle aste metalliche di strutture precedentemente modellate e calcolate con il modulo di Analisi Strutturale.
Le modalità di verifica contemplate prevedono l'utilizzo di una fra le seguenti Normative:
- Normativa Italiana alle Tensioni Ammissibili CNRUNI 10011
- Stati Limite Ultimi in accordo con l'Eurocodice 3
- Stati Limite Ultimi in accordo con AISC360/2010
- Stati Limite Ultimi in accordo con AS4100/1998
La facilità di utilizzo e la completa interattività consentono al progettista di intervenire in modo rapido a definire l'elemento da verificare, le sollecitazioni da includere nella verifica, ed il tipo di verifica da condurre.
La verifica si può effettuare sul singolo elemento oppure su più elementi contigui (come ad esempio il corrente superiore di una capriata modellata da più elementi finiti trave).
Èpossibile esportare la struttura metallica analizzata in formato SDF (Steel Detailing Neutral File Interface) così da poterla disegnare utilizzando i softwares dedicati più comuni (Prosteel 3D, ecc.).
Ampio risalto è dato in tutto il programma al controllo dei parametri che condizionano la verifica degli elementi in acciaio (snellezze degli elementi, lunghezze di libera inflessione, tipi di verifica adottati).
Ad esempio, per l’attribuzione del valore di ß, il programma prevede il calcolo secondo le formule suggerite da vari regolamenti e secondo le formule di Newmark; in ogni caso tale valore è sotto il completo controllo del progettista che può valutarlo ed inserirlo direttamente.
Un altro esempio: per le caratteristiche di sollecitazione da considerare il progettista può decidere di escludere da una verifica elastica le tensioni dovute ai momenti agenti fuori dal piano dell'asta in quanto assorbiti da elementi non strutturali.
Le verifiche alle tensioni ammissibili sono eseguite in accordo con le istruzioni C.N.R. 10011/85 ed ultimo aggiornamento.
Le verifiche agli stati limite ultimi sono condotte in accordo con l’EC3 ENV 1993-1-1.
In particolare le verifiche svolte dal programma sono:
- Verifica di Resistenza
- Verifica di Instabilità per Sforzo Normale
- Verifica di Svergolamento
- Verifica di Instabilità per Presso-Flessione
La Verifica di Resistenza e la Verifica di Instabilità per Pressoflessione possono essere condotte dal programma includendo tutte le caratteristiche di sollecitazione (N, Mx, My), oppure escludendone alcune in funzione del comportamento strutturale previsto dal progettista.
Verifiche di resistenza
La Verifica di Resistenza può essere condotta o con il metodo classico (σ = N/A +...) o, qualora sia nota la forma della sezione, con un calcolo diretto a presso-flessione deviata dello stato tensionale presente sulla sezione
Nel caso di verifiche secondo EC3 6.2., a seguito della classificazione della sezione trasversale sotto l'effetto delle azioni sollecitanti, la sezione viene verificata tenendo conto delle eventuali depurazioni derivanti dalla classe 4 EC3
Le sezioni che il codice è in grado di classificare automaticamete sono:
- Profili a doppio T
- Profili a L
- Profili a L accoppiati
- Tubi circolari
- Tubi quadri/rettangolari
- Profili a C (UPN)
- Piatti
- Profili box composti da 2 profili a doppio T
- Profili poligonali aperti o chiusi
- Profili composti (vedi Compositore profili)
Verifiche di instabilità
La Verifica di Instabilità per Sforzo Normale è condotta secondo l'usuale metodo omega (per le veriche secondo CNRUNI) e EC3 6.3.
Le tipologie previste in verifica per gli elementi sono:
- Profili Singoli
- Profili Calastrellati
- Profili Imbottiti
- Profili Intralicciati (secondo gli schemi ipotizzati dalle citate C.N.R. 10011/85) o EC3 6.4. e successivi
Verifiche a svergolamento
La Verifica di Svergolamento (o verifica di instabilità flesso-torsionale), nel caso di verifche TA può svolgersi secondo le due modalità previste dal regolamento italiano:
- Profili a doppio T
- Instabilità dell'ala compressa
Nel caso di verifiche secondo EC3 viene applicato il capitolo 6.3.2.2 e successivi
Verifiche a pressoflessione
Per le Verifiche a Pressoflessione, viene impiegato, per l'EC3, il metodo proposto nell'Annex A Method 1 dell'EN 1993-1-1: 2005 (E) in quanto non è limitato alle sole sezioni a doppio T
Una volta decise dal progettista le verifiche da svolgere per le sezioni impiegate, il programma fornisce diverse funzionalità che consentono di ricercare, per ogni tipo di sezione, l'asta più sollecitata.
In fase di verifica il progettista può cambiare sia le modalità di verifica che il tipo di sezione utilizzata. Inoltre il modulo può procedere all'ottimizzazione ed uniformazione dei profili impiegati, consentendo una riduzione del peso della struttura.
Allo stesso scopo vengono evidenziate, con colori diversi, i tassi di lavoro delle aste in vari campi ( SD/SR ≤ 0.33 , ≤ 0.66 , ≤ 1 , ≤ 1.5...) cosí da ottimizzare in seguito la gestione dei vari profili impiegati. Ovviamente vengono segnalate anche le aste non verificate.