TORINO - Stadio Delle Alpi

COMMITTENTE
ACQUA MARCIA S.p.a.

ANNO
1990

PROGETTISTA STRUTTURALE
Prof. Ing.
Massimo Majowiecki

ELEMENTI DIMENSIONALI
77.000 posti a sedere
copertura 40.000 mq
altezza colonne 76 m

IMPORTO OPERA
€ 65.000.000

STATO DELL'ARTE
Realizzato

Lo Stadio delle Alpi di Torino si configura come uno "stadio prevalentemente interrato". Presenta una pianta ellittica, tre ordini di gradonate che si sviluppano sovrapposte lungo i lati maggiori dell'impianto lasciando due varchi liberi sulla mezzeria delle curve.
Ancorati al terreno, i pennoni sostengono i pannelli che formano la copertura uniti frontalmente con un anello di sei funi d'acciaio passante da un estremo all'altro dei due lati maggiori dello stadio. La copertura delle curve e' in teflon e la struttura portante in acciaio.


Il sistema di copertura adottato per la costruzione del nuovo stadio di Torino è costituito essenzialmente da:
 - Una orditura radiale di tensostrutture piane
 - Un anello interno circolare bilobato di contrasto
 - Due reti di funi a superfici iperboliche
 - Un sistema d’ancoraggio esterno strallato
 - Un sistema fondazionale a gravità

Le tensostrutture di tipo piano sono costituite da due funi portanti, due funi stabilizzanti ed un sistema di collegamento di parete in fune ad andamento quasi parallelo.

Al sistema di orditura radiale delle tensostrutture piane è associata l’orditura secondaria di supporto del manto di coperura. Le travi, sospese al livello della fune stabilizzante, vincolate in semplice appoggio, sono realizzate con un traliccio a sezione triangolare. Il manto di copertura (Deck) appoggiato e collegato all’estradosso delle travi secondarie, è costituito da lamiere grecate con  H = 200 mm di altezza e  di spessore S = 12/10 mm, da uno strato di coibentazione e da un manto di impermeabilizzazione di estradosso realizzato con due lamine di alluminio vincolate meccanicamente alle lamiere grecate di intradosso.

L’anello interno, che ha la funzione principale di equilibrare in un sistema locale chiuso gli sforzi orizzontali trasmessi dalle tenso radiali, è configurato geometricamente in pianta da quattro archi di cerchio aventi 56,468 m di raggio.
Per minimizzare il raggio di curvatura, conseguentemente, lo sforzo dell’anello, è stato necessario introdurre un tirante trasversale che caratterizza la configurazione policentrica bilobata dell’anello di contrasto. L’anello è formato da 6 funi Ø 84 mm, a formazione spiroidale, zincate, chiuse, disposte su piani orizzontali a quota + 41,00 m.

Due reti di funi a maglia quadrangolare con superfici a curvatura negativa (a sella) sono disposte nelle zone centrali delle curve Nord-Sud.

La copertura in corrispondenza della rete di funi, è realizzata in P.T.F.E. (Teflon) con il 60% di traslucidità. La membrana è fissata alla rete per linee e/o punti mediante collegamenti meccanici.

Il sistema di ancoraggio delle tensostrutture piane e spaziali è quello di cavalletti esterni strallati, eseguiti con colonne tubolari di acciaio e funi di strallo.

Gli stralli superiori ed inferiori sono realizzati con le stesse funi adottate per le funi portanti e stabilizzanti. Anche il sistema di ancoraggio delle reti di funi e dell’anello in curva è costituito da un cavalletto di ancoraggio formato da due colonne tubolari di 1.600 mm di diametro 28 mm di spessore posizionate a V e nclinate di 10° verso l’esterno rispetto alla verticale.
Il vertice delle V e` a 73,5296 m di altezza e la base di 35,8 m è impostata a quota + 9,90 m.
Gli stralli, realizzati con quattro funi Ø 80  sono ancorati sul diametro longitudinale del campo a 237,5 m dal centro ed a quota + 15,00 m.





Esterno curva sud

Simulazione al computer del sistema
della tensostruttura e della copertura
Struttura di copertura