La definizione del calcolo solitamente costituisce l'ultimo passo da eseguire prima di archiviare il modello definitivamente e procedere al calcolo della distribuzione delle azioni interne nella struttura.
Supponendo di voler eseguire un'analisi dinamica della struttura nell'ipotesi di presenza di solai infinitamente rigidi (analisi dinamica con condensazione degli spostamenti) il primo passo da compiere è quello di definire i solai.
Dopo aver richiesto una proiezione ortogonale del modello, ad esempio Proiezioni-Y-Z, si attiva il comando Definizione solai del menu Calcolo. Nel tool Definizione dei Solai della Struttura si specifica il numero di solaio in definizione, si attiva Auto-incrementa Numerazione e con un rubber si individuano i nodi da comprendere nel medesimo solaio.
Fig. 1 Definizione del solaio n. 1.
Il tool resta aperto per cui si nota che l'identificatore successivo è apparso automaticamente e si passa alla individuazione dei nodi del solaio n. 2 e così via sino a raggiungere il solaio di copertura.
Fig. 2 Definizione del solaio n. 2.
Eseguita tale operazione occorre procedere al riordino della numerazione nodale. Ciò si ottiene scegliendo il comando Riordino numerazione del menu Calcolo.
Infine occorrerà:
La fase da sviluppare al punto 1 si adatta al particolare riferimento normativo che si va ad adottare (D.M. 1996, Ord. P.C.M. 3274/2003 e s.m.i., D.M. 2005, D.M. 2008) ed al metodo di calcolo selezionato (Tensioni Ammissibili o Stati Limite). La scelta fatta in questo punto resta invariabile per le restanti fasi dell'elaborazione sino alla sua conclusione.
Il modello strutturale può essere archiviato in qualsiasi istante durante la fase di input, anche a modello non ancora ultimato, consentendo così la ripresa di tale fase in una sessione di lavoro successiva.
Ora tutto è pronto per passare alla fase di calcolo del modello.