Un elemento finito viene impiegato per modellare un tratto di struttura compreso entro un determinato numero di nodi. Gli elementi puntuali (plinti, pali) fanno riferimento ad un unico nodo, quelli lineari (travi, pilastri, bielle) necessitano di soli due nodi agli estremi, mentre, per quelli piani (setti, elementi triangolari, elementi 4 nodi, elementi isoparametrici ad 8 nodi) o tridimensionali il numero dei nodi cresce (andando ad aumentare velocemente la dimensione del sistema di equazioni da risolvere).
Le informazioni necessarie per la definizione di un dato elemento finito sono:
In WinStrand sono disponibili gli elementi finiti descritti nel capitolo relativo alla Modellazione Strutturale.
Per la definizione e gestione degli elementi nel modello si impiegano i comandi del menu Elementi.
Nelle estremità dell'elemento di tipo Trave e Pilastro è possibile definire il grado di vincolo interno alla rotazione attraverso il comando Fixing factors (Pre-Processore - Elementi). Si riesce così ad ottenere un'estremità internamente incastrata al resto della struttura (piena continuità materiale tra due o più elementi contigui), incernierata (come nella Biella) ed anche qualsiasi grado di vincolo intermedio variando il parametro con continuità tra 0 e 100 %. Per maggiori dettagli consultare la Guida Rapida del comando citato.
Di default la connessione viene considerata completa in modo da far corrispondere la perfetta continuità materiale tra il nodo strutturale e le sezioni di estremità degli elementi che vi convergono.
Gli elementi di tipo Biella, Trave e Pilastro possono essere specializzati ulteriormente in funzione della possibilità di possedere o meno rigidezza assiale in modo da simulare un controvento resistente solo a trazione o solo a compressione (comportamento monolatero).
La Biella è impiegata anche per simulare un isolatore sismico o un dissipatore di energia.
Il comando Input sezioni (Pre-Processore - Sezioni) viene impiegato per definire le caratteristiche di ogni elemento finito introdotto nel modello.