Un nodo è un punto di coordinate x,y,z, assegnate nel sistema di riferimento globale, con 6 gradi di libertà (3 traslazioni e 3 rotazioni).
Il sistema risolutivo procede, per ciascun nodo, al calcolo della componente di spostamento relativa ad ogni grado di libertà disponibile dopo aver individuato tra i termini noti la duale forza esterna applicata. Per i gradi di libertà soppressi (vincolati), si determinano le reazioni vincolari.
Fig. 1 Per ogni g.d.l. attivo si fissa l'azione esterna omologa e si determina lo spostamento corrispondente. Per ogni g.d.l. soppresso si fissa a zero lo spostamento omologo e si valuta l'azione esterna (reazione vincolare).
Un nodo può essere: generato, vincolato, caricato, collegato ad elementi, spostato, copiato, cancellato, nascosto o visibile, appartenere o meno ad un impalcato rigido, avere una numerazione libera o assegnata.
Il posizionamento dei nodi della struttura costituisce il primo passo della modellazione. Per eseguire questa operazione il Pre-Processore mette a disposizione diversi comandi nel menu Nodi in grado di facilitare notevolmente il compito e di ridurre al minimo i tempi di input.
Esiste una distanza minima, stabilita dall'operatore, che deve sussistere tra due nodi affinchè non intervenga la procedura che determina la fusione dei due nodi. In particolare quando un nodo viene generato in una posizione, il programma si accerta che nel raggio definito (vedi la sezione Configurazione) non esiste già un altro nodo. Solo se la posizione è ritenuta libera il nuovo nodo viene generato, altrimenti si ha la fusione.
Il nodo viene sempre generato libero da vincoli esterni.
Non è possibile calcolare un modello che possiede nodi liberi non connessi ad alcun elemento perché si creerebbero delle labilità.
Oltre ai nodi strutturali di cui sopra, esistono i seguenti tipi di nodi che vengono costruiti automaticamente dal programma: